05 Settembre 2022


Il crescente utilizzo della stampa 3D tra i processi di produzione innovativi sottolinea la necessità di valutare e gestire l’impatto sui lavoratori dell’esposizione alle polveri di dimensione nanometrica, composti organici volatili emessi durante la stampa e altri inquinanti derivati dalla fabbricazione di un prodotto tramite questi processi di produzione.

Attualmente la stampa 3D viene impiegata in diversi settori, come le industrie aerospaziali, automobilistiche, meccaniche, manifatturiere e medicali e consiste in un processo di realizzazione di oggetti tridimensionali a partire da un modello digitale, attraverso un metodo di produzione additivo.

RISCHI PER I LAVORATORI

La distribuzione dimensionale delle particelle utilizzate e prodotte durante i processi di AM rappresenta uno dei fattori principali per la valutazione dei rischi professionali, in quanto influenza il livello di progressione nelle vie respiratorie. Tali polveri potrebbero essere inalate dagli operatori durante la fase di carico in macchina, durante la rimozione dei pezzi finiti e nelle fasi di manutenzione e pulizia della macchina stessa. Tuttavia, secondo una recente pubblicazione dell’EU-OSHA, l’impatto quotidiano della stampa 3D sulla salute dei lavoratori addetti è ancora limitato, in quanto i rischi spesso sono simili a quelli tradizionali. Con l’aumentato utilizzo di tali tecnologie, però, potrebbero emergere nuovi rischi dovuti all’uso di materiali non convenzionali con possibili nuovi effetti sulla salute dei lavoratori. Recentemente è stata evidenziata la pericolosità di alcuni VOC emessi durante la stampa 3D, che possono avere effetti avversi sul sistema respiratorio e cardiovascolare. È stato documentato un caso di ipersensibilità polmonare in un lavoratore esposto a polvere di nylon durante AM e un caso di riacutizzazione di asma lavoro-correlata in un giovane esposto a VOC rilasciati durante l’estrusione di ABS. Inoltre, adulti sani esposti per brevi periodi a VOC e UFP di stampanti 3D desktop non hanno evidenziato alterazioni di biomarker infiammatori, ma hanno mostrato un aumento dei livelli di ossido nitrico esalato, spesso associato a patologie asmatiche allergiche.

 

MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE

La gestione della prevenzione nei luoghi di lavoro prevede l’attuazione di misure generali di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori tra cui ‘l’eliminazione dei rischi e, ove ciò non sia possibile, la loro riduzione al minimo in relazione alle conoscenze acquisite in base al progresso tecnico; la sostituzione di ciò che è pericoloso con ciò che non lo è, o è meno pericoloso; la limitazione al minimo del numero dei lavoratori che sono, o che possono essere, esposti al rischio. Di conseguenza, il primo e più importante livello di intervento nella prevenzione e protezione dei possibili rischi collegati alla stampa 3D consiste nell’applicazione di precauzioni standard per ridurre le emissioni e il numero di esposti. Tuttavia, poiché in tali processi raramente è possibile eliminare e/o sostituire l’agente nocivo (ovvero il materiale) né tantomeno la sua modalità di utilizzo, rappresentando entrambi il valore aggiunto di tale tecnologia, e poiché spesso non è nemmeno possibile ridurre il numero di lavoratori o i tempi di esposizione necessari per realizzare il prodotto, è fondamentale implementare gli step successivi della gerarchia delle misure di gestione del rischio. In particolare, devono essere potenziate le misure strutturali/ingegneristiche (es. contenimento, separazione, aspirazione, ventilazione), al fine di evitare che le emissioni si diffondano nell’aria del luogo di lavoro, soprattutto nel caso di materiali da stampa in polvere . Infine, quando i rischi non possono essere evitati è necessario prevedere l’utilizzo di adeguati DPI, anche perché le particelle emesse hanno dimensioni medie diverse. Tra essi si raccomanda l’uso di maschere facciali filtranti almeno FFP2, guanti in gomma monouso, abbigliamento protettivo e occhiali di protezione. Ricordiamo, infine, che la formazione dei lavoratori e la condivisione delle procedure da attuare rendono l’operatore maggiormente consapevole sui rischi lavorativi e le modalità di lavoro più sicure.

La stampa 3D e le implicazioni per la salute dei lavoratori.pdf


FONTE: Inail