Con l’arrivo dell’estate e l’aumento delle temperature, la sicurezza sul lavoro in caso di caldo eccessivo assume un ruolo fondamentale.
I rischi per la salute a cui è sottoposto ciascun lavoratore a causa delle condizioni climatiche e della stagione estiva sono tanti e sono diverse le fonti normative e di prassi che, a diversi livelli e nel corso degli anni, hanno regolato la materia.
L’Ispettorato Nazionale del Lavoro, con la nota n. 4639 del 2 luglio 2021, ha evidenziato l’esigenza di intensificare le azioni di prevenzione del rischio da stress termico, con particolare riferimento ai cantieri edili e stradali, all’agricoltura e al florovivaismo.
CALDO ECCESSIVO: LE SOLUZIONI DA ADOTTARE
In materia di sicurezza sul lavoro in presenza di temperature elevate è intervenuta anche l’INPS che, con il messaggio n. 1856 del 3 maggio 2017 anch’esso richiamato nella citata nota INL, ammette la Cassa integrazione Ordinaria quando le temperature superino i 34°, anche solo percepiti, tali da impedire lo svolgimento di lavori in luoghi in cui non è possibile ripararsi dal sole.
È anche disponibile una Guida, realizzata dall’INAIL e dal Ministero della Salute che suggerisce quali siano i buoni comportamenti da tenere quando si è costretti a stare a lavoro nonostante le temperature eccessivamente calde.
INDICAZIONI PER IL LAVORATORE
- prevenire
la disidratazione (avere acqua fresca a disposizione e bere
regolarmente, a prescindere dallo stimolo della sete; durante una moderata
attività in condizioni moderatamente calde bere circa 1 bicchiere
ogni 15 - 20 minuti);
- indossare abiti
leggeri di cotone, traspiranti, di colore chiaro, comodi, adoperando
un copricapo (non lavorare a pelle nuda);
- rinfrescarsi bagnandosi con
acqua fresca;
- informarsi
sui sintomi a cui prestare attenzione e sulle procedure di emergenza;
- lavorare
nelle zone meno esposte al sole;
- ridurre
il ritmo di lavoro anche attraverso l’utilizzo di ausili
meccanici;
- fare
interruzioni e riposarsi in luoghi freschi;
- evitare di
lavorare da soli.
INDICAZIONI PER IL DATORE DI LAVORO
- consultare
il bollettino di previsione e allarme per la propria città;
- nei
giorni a elevato rischio ridurre l’attività lavorativa nelle ore
più calde (dalle 14:00 alle 17:00) e programmare le
attività più pesanti nelle ore più fresche della giornata;
- garantire
la disponibilità di acqua nei luoghi di lavoro;
- inserire
un programma di acclimatamento graduale e prevedere un programma di
turnazione per limitare l’esposizione dei lavoratori;
- aumentare
la frequenza delle pause di recupero, invitare i lavoratori a
rispettarle;
- mettere
a disposizione dei lavoratori luoghi climatizzati in cui
trascorrere le pause di interruzione del lavoro;
- mettere
a disposizione idonei dispositivi di protezione individuali (DPI) e
indumenti protettivi;
- prima
dell’estate informare e formare i lavoratori sui
rischi correlati al caldo;
- promuovere
un reciproco controllo tra lavoratori;
- procedure
che individuino i criteri per definire l’entità del rischio
quotidianamente.