Con il decreto
pubblicato in Gazzetta Ufficiale, il Ministero dell’Economia e Finanze dà
il via libera all’aiuto economico per le imprese che hanno avviato la loro
attività economica nel 2019.
Potranno presentare domanda i titolari di partita IVA
attivata nel corso del 2018 ma la cui attività economica abbia avuto inizio nel
corso del 2019, secondo le risultanze del registro delle imprese tenuto presso
la Camera di Commercio, a patto che il totale di ricavi o compensi relativi al
2019 non sia superiore a 10 milioni di euro.
IL CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO
Per ottenere il contributo a fondo perduto i titolari di
partita IVA “startup” dovranno presentare domanda all’Agenzia delle Entrate.
Entro 60 giorni dalla data di pubblicazione del decreto MEF
sarà emanato un apposito provvedimento, che disciplinerà le modalità di invio
dell’istanza, il contenuto informativo, termini di presentazione e ogni altro
elemento necessario per il riconoscimento dell’importo.
L’Agenzia delle Entrate dovrà inoltre monitorare il rispetto
del limite massimo di spesa di 20 milioni di euro.
Inoltre, come specificato dal testo del decreto
ministeriale, nel caso in cui i contributi risultanti dalle domande accolte
eccedano l’importo massimo di spesa, l’ammontare riconosciuto a ciascun
titolare di partite IVA sarà proporzionalmente ridotto, secondo le stesse
regole previste per il bonus sanificazione e per il contributo a fondo perduto
per gli affitti, rimasto al 100 per cento tenuto conto del mancato superamento
del limite stanziato.
Fonte: MEF