L’Inail, in collaborazione con il CNR Consiglio Nazionale
delle Ricerche-Istituto per la BioEconomia, ha pubblicato sul proprio sito web un vademecum
informativo che approfondisce gli effetti delle condizioni di stress termico
ambientale sui lavoratori.
La guida si apre con la descrizione delle patologie da
calore, tra le quali rientrano i crampi, la dermatite da sudore, gli squilibri
idrominerali fino al colpo di calore, che può comportare aritmie cardiache e
l’innalzamento della temperatura corporea oltre i 40°.
Compito del datore di lavoro è individuare procedure
specifiche per attuare le misure più efficaci, a partire dalla scelta di una
persona che sovrintenda al piano di sorveglianza per la prevenzione degli
effetti dello stress da caldo.
Fondamentale è la formazione dei lavoratori, e,
tra le strategie, è importante considerare l’importanza dell’idratazione, di un
abbigliamento adeguato, della riorganizzazione dei turni di lavoro e della
possibilità di accedere ad aree ombreggiate durante le pause.
Gestione del rischio caldo.pdf