
I governatori di Emilia Romagna, Veneto e Friuli hanno firmato un nuovo provvedimento che dispone la chiusura dei negozi la domenica e centri storici “off limits”. I contenuti delle ordinanze, approvate dal Ministero della Salute, si aggiungono alle restrizioni già previste per le zone gialle, come il coprifuoco dalle ore 22 e fino alle 5 del mattino.
EMILIA ROMAGNA:
Oltre alla chiusura dei negozi nei festivi, è stata disposta la chiusura nei
prefestivi e festivi delle medie e grandi aree di vendita, compresi tutti i
complessi commerciali. Nei negozi e in qualsiasi esercizio di vendita potrà
entrare un solo componente per nucleo familiare, fatta salva la necessità di
accompagnare persone con difficoltà o minori di 14 anni. Niente mercati in area
pubblica o privata a meno che non vi siano Piani dei Comuni che prevedano
regole di specifiche La consumazione di alimenti e bevande è sempre vietata in
area pubblica o aperta al pubblico, mentre dalle 15 alle 18 la somministrazione
e consumazione può avvenire solo da seduti fuori e dentro i locali, e in posti
'regolarmente collocati'. La vendita con consegna a domicilio è invece sempre
consentita e viene "fortemente raccomandata".
VENETO:
La nuova ordinanza firmata dal governatore Luca Zaia (clicca qui per scaricarla) stabilisce che è obbligatorio l'uso della mascherina al di fuori della propria abitazione al di fuori dei bambini
sotto i 6 anni, chi compie attività sportiva intensa, disabili e assistenti. In
caso di abbassamento per assumere cibo o fumare, dovrà essere assicurata la
distanza di un metro. L'uso è obbligatorio nei mezzi di trasporto pubblici, e
in quelli privati se non ci sono conviventi.
L'ordinanza è valida dal 13 novembre al 3 dicembre, su tutto il territorio
del Veneto. Inoltre nei negozi può
entrare una persona per nucleo familiare, salvo per accompagnare soggetti con
difficoltà o minori di 14 anni. Nei centri commerciali e nei supermercati l'ordinanza indica di favorire l'accesso degli anziani oltre i 65
anni nelle prime due ore di apertura. Il
mercato all'aperto è vietato se non nei Comuni in cui i sindaci
abbiano approntato un piano che preveda la perimetrazione dell'area all'aperto, un
unico varco di accesso e uno di uscita, ci
sia una sorveglianza che
verifichi le distanze, l'assembramento e
il controllo dell'accesso. Nei bar e ristoranti si possono somministrare cibo e
bevande dalle 15 alle 18, non si consuma in piedi da quell'orario ma solo
seduti. Inoltre è prevista la chiusura di centri commerciali e outlet il sabato
e la domenica, ad eccezione di farmacie, supermercati, edicole e tabaccherie,
che restano aperti. L'attività sportiva è consentita nelle aree periferiche e
non in centro città con distanza di almeno due metri. Nessun blocco della
mobilità tra i Comuni. Ma non è permesso passeggiare nelle strade e nelle
piazze dei centri storici delle città e nelle aree affollate.
FRIULI VENEZIA GIULIA:
L’ordinanza firmata dal governatore Massimiliano Fedriga,
entra in vigore da sabato 14 novembre, e resta in vigore almeno fino al 3
dicembre. Anche qui previsto l’obbligo di mascherine sempre, anche all’aperto,
salvo che da parte di bambini al di sotto dei 6 anni, di chi compie attività
sportiva intensa, disabili, assistenti e persone che non possono portarle per
motivi medici. In caso di abbassamento per assumere cibo o fumare, dovrà essere
assicurata la distanza di un metro. L’uso è obbligatorio nei mezzi di trasporto
pubblici, e in quelli privati se non ci sono conviventi. Resteranno tutti
chiusi di domenica i negozi, salvo quelli alimentari, le farmacie, la
parafarmacie, i tabacchi e le edicole. Il sabato chiuse anche le grandi e medie
strutture di vendita, sia a esercizio unico che con più negozi, compresi gli
outlet. Non è permesso passeggiare nelle strade e nelle piazze dei centri
storici, delle città e nelle aree affollate. Consentita l’attività sportiva e
motoria nei parchi ma solo in aree periferiche e nel rispetto di almeno due
metri di distanza. Consentito l’accesso nei negozi a non più di una persona per
nucleo familiare, salvo per accompagnare soggetti con difficoltà o minori di 14
anni. Vietati i mercati se non in caso di apposito piano che prevede
perimetrazione, sorveglianza e varchi di accesso e fortemente raccomandato
garantire quando possibile l’accesso agli esercizi commerciali nelle prime due
di apertura agli over 65 anni. Nei bar e i ristoranti, che possono restare
aperti fino alle 18, dalle 15 si può consumare solo seduti, dentro o fuori dai
locali. È vietata la consumazione all’aperto, su suolo pubblico o aperto al
pubblico, salvo che sulle sedute degli esercizi. Nelle scuole del primo ciclo
sono sospese le lezioni di educazione fisica, canto e strumenti a fiato,
considerate a rischio elevato.