
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro della salute Roberto Speranza, ha approvato il Decreto Legge Natale (clicca qui per scaricarlo) che introduce ulteriori disposizioni urgenti per fronteggiare i rischi sanitari connessi alla diffusione del virus COVID-19.
Ferme restando le disposizioni già introdotte dal decreto-legge 2 dicembre 2020, n. 158, in materia di spostamenti all’interno o per il territorio nazionale nel periodo compreso tra il 21 dicembre 2020 e il 6 gennaio 2021, il testo prevede che:
- nei giorni
festivi e prefestivi compresi tra il 24 dicembre 2020 e il 6 gennaio 2021,
sull’intero territorio nazionale, si applicano le misure previste dal decreto
del Presidente del Consiglio dei ministri 3 dicembre 2020 per le cosiddette
“zone rosse”, cioè le aree caratterizzate da uno scenario di massima gravità e
da un livello di rischio alto;
- nei giorni
28, 29, 30 dicembre 2020 e 4 gennaio 2021, sull’intero territorio nazionale, si
applicano le misure previste dal decreto del Presidente del Consiglio dei
ministri 3 dicembre 2020 per le cosiddette “zone arancioni”, cioè le aree caratterizzate
da uno scenario di elevata gravità e da un livello di rischio alto. Negli
stessi giorni, sono tuttavia consentiti gli spostamenti dai Comuni con
popolazione massima di 5.000 abitanti verso località distanti non più di 30
chilometri, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di
provincia;
- oltre agli
spostamenti già consentiti, nel periodo compreso tra il 24 dicembre 2020 e il 6
gennaio 2021, tra le ore 5.00 e le ore 22.00, è consentito, una sola volta al
giorno, spostarsi, in un massimo di due persone, verso una sola abitazione
privata della propria regione. Alla persona o alle due persone che si spostano
potranno accompagnarsi i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui
quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone
disabili o non autosufficienti che con queste persone convivono.
Il decreto, infine, prevede lo stanziamento di 645 milioni di euro da destinare al ristoro immediato delle attività di somministrazione di alimenti e bevande che vedranno un calo del fatturato a causa delle misure disposte a tutela della salute. Tali attività riceveranno un contributo pari a quello già ottenuto in seguito all’approvazione del cosiddetto “decreto rilancio” (decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34).
Fonte: Governo